Quando l’ingegneria incontra la chimica

Il termine “Schiumatura in Poliuretano” identifica il processo produttivo che avviene tramite reazione di due componenti chimici: Isocianato e Poliolo. Questo è possibile grazie a macchinari specifici che miscelano i due componenti ad alta o bassa pressione.
In base alle caratteristiche delle due sostanze, si possono ricavare poliuretani (PU) rigidi o flessibili. Questa tipologia di materiale viene utilizzata in diverse modalità grazie alle ottime caratteristiche fisico/chimiche, tra cui l’isolamento termico e acustico.

Perché schiumare?

La risposta a questa domanda è molto semplice. Schiumare in poliuretano vuol dire ottenere un ottimo prodotto per sigillare e riempire buchi e piccole cavità. Questo è vantaggioso perché molti spazi possono risultare difficili da raggiungere e dare problemi successivamente. Difatti le eccellenti caratteristiche del poliuretano lo collocano tra i migliori materiali utilizzati nell’industria in numerosi settori quali:

– Industria del freddo (frigoriferi,abbattitori di temperatura, thermos, banchi frigo ecc.)
– Industria edile
– Industria dell’automitive
– Industria energetica (pannelli fotovoltaici)
– Settori della coibentazione in genere

Come avviene il processo di schiumatura?

1- Preparazione delle superfici

Per fare in modo che la schiuma poliuretanica abbia una buona presa sul materiale e sia garantito correttamente il processo di polimerizzazione è necessario pre-trattare le superfici su cui si intende applicarla.

2- Temperatura dell’ambiente

Questa tipologia di sostanza è fortemente influenzata dalla temperatura dell’ambiente in cui deve agire che ne determinerà la corretta polimerizzazione, solidificazione e qualità del materiale espanso finale.

La temperatura minima di applicazione non deve mai essere al di sotto dei 5°C (+5°) a meno che non si utilizzino schiume specifiche per applicazioni a basse temperature, mentre le temperature comprese tra 20°C e 50°C, i reagenti spesso presentano elevata viscosità.

3- Il volume d’espansione

Durante il processo di applicazione automatico, bisogna prima tenere conto che il volume della miscela aumenta circa del 20% / 30% fino ad arrivare in alcuni casi a raddoppiare il suo volume.

Tenendo presente la percentuale media di espansione del suo volume (20%-30%), si andrà a riempire circa la metà della cavità da trattare, o comunque, tenere in considerazione una corretta proporzione tra la cavità e la percentuale di dilatazione della schiuma in modo da evitare sovra dosaggi.

La reazione procede rapidamente ed arriva a compimento, a seconda del catalizzatore impiegato, in un intervallo variabile tra 0,5 e 30 minuti; bisogna ricordare che, nonostante il breve tempo richiesto per il completamento della reazione, il prodotto presenta le caratteristiche specifiche soltanto dopo 24-48 ore; la durata del processo di iniezione dipende dal volume del prodotto da realizzare.

DM Industry investe nella schiumatura automatica considerandola parte di questi processi efficaci in quanto sinonimo di soluzioni chimiche e ingegneristiche offrendo chiare risposte alle esigenze dei clienti grazie ad alcune garanzie:

– Ottimo risultato di tenuta
– Produzione efficiente/economica
– Qualità di prodotto costante
– Dimensioni corrette della guarnizione = spreco ridotto = riduzione dei costi – Elevata sicurezza di processo
– Maggiore velocità di produzione
– Adesione su materiali diversi
– Basso assorbimento d’acqua
– Buona resistenza all’invecchiamento
– Migliore resistenza alla trazione

Il forte interesse alla produzione e alla lavorazione dei macchinari per la miscelazione e dispensazione di resine bi-componenti, complete di personalizzazione e automazione, ha portato ad una partnership tra l’azienda DM Industry e le due aziende Rampf e Cabelpiù, aziende che sono fornitori dei materiali e dei macchinari necessari.

Quando l’ingegneria incontra la chimica

Il termine “Schiumatura in Poliuretano” identifica il processo produttivo che avviene tramite reazione di due componenti chimici: Isocianato e Poliolo. Questo è possibile grazie a macchinari specifici che miscelano i due componenti ad alta o bassa pressione.
In base alle caratteristiche delle due sostanze, si possono ricavare poliuretani (PU) rigidi o flessibili. Questa tipologia di materiale viene utilizzata in diverse modalità grazie alle ottime caratteristiche fisico/chimiche, tra cui l’isolamento termico e acustico.

Perché schiumare?

La risposta a questa domanda è molto semplice. Schiumare in poliuretano vuol dire ottenere un ottimo prodotto per sigillare e riempire buchi e piccole cavità. Questo è vantaggioso perché molti spazi possono risultare difficili da raggiungere e dare problemi successivamente. Difatti le eccellenti caratteristiche del poliuretano lo collocano tra i migliori materiali utilizzati nell’industria in numerosi settori quali:

– Industria del freddo (frigoriferi,abbattitori di temperatura, thermos, banchi frigo ecc.)
– Industria edile
– Industria dell’automitive
– Industria energetica (pannelli fotovoltaici)
– Settori della coibentazione in genere

Come avviene il processo di schiumatura?

1- Preparazione delle superfici

Per fare in modo che la schiuma poliuretanica abbia una buona presa sul materiale e sia garantito correttamente il processo di polimerizzazione è necessario pre-trattare le superfici su cui si intende applicarla.

2- Temperatura dell’ambiente

Questa tipologia di sostanza è fortemente influenzata dalla temperatura dell’ambiente in cui deve agire che ne determinerà la corretta polimerizzazione, solidificazione e qualità del materiale espanso finale.

La temperatura minima di applicazione non deve mai essere al di sotto dei 5°C (+5°) a meno che non si utilizzino schiume specifiche per applicazioni a basse temperature, mentre le temperature comprese tra 20°C e 50°C, i reagenti spesso presentano elevata viscosità.

3- Il volume d’espansione

Durante il processo di applicazione automatico, bisogna prima tenere conto che il volume della miscela aumenta circa del 20% / 30% fino ad arrivare in alcuni casi a raddoppiare il suo volume.

Tenendo presente la percentuale media di espansione del suo volume (20%-30%), si andrà a riempire circa la metà della cavità da trattare, o comunque, tenere in considerazione una corretta proporzione tra la cavità e la percentuale di dilatazione della schiuma in modo da evitare sovra dosaggi.

La reazione procede rapidamente ed arriva a compimento, a seconda del catalizzatore impiegato, in un intervallo variabile tra 0,5 e 30 minuti; bisogna ricordare che, nonostante il breve tempo richiesto per il completamento della reazione, il prodotto presenta le caratteristiche specifiche soltanto dopo 24-48 ore; la durata del processo di iniezione dipende dal volume del prodotto da realizzare.

DM Industry investe nella schiumatura automatica considerandola parte di questi processi efficaci in quanto sinonimo di soluzioni chimiche e ingegneristiche offrendo chiare risposte alle esigenze dei clienti grazie ad alcune garanzie:

– Ottimo risultato di tenuta
– Produzione efficiente/economica
– Qualità di prodotto costante
– Dimensioni corrette della guarnizione = spreco ridotto = riduzione dei costi – Elevata sicurezza di processo
– Maggiore velocità di produzione
– Adesione su materiali diversi
– Basso assorbimento d’acqua
– Buona resistenza all’invecchiamento
– Migliore resistenza alla trazione

Il forte interesse alla produzione e alla lavorazione dei macchinari per la miscelazione e dispensazione di resine bi-componenti, complete di personalizzazione e automazione, ha portato ad una partnership tra l’azienda DM Industry e le due aziende Rampf e Cabelpiù, aziende che sono fornitori dei materiali e dei macchinari necessari.